Calendario dell’ #avventografico 2019

Lo so, oggi vorremmo tutti aprire la porta a Don Draper, che ha deciso di passare con noi la cena della vigilia di Natale!

Sarebbe perfetto: un uomo affascinante per i suoi discorsi, per i suoi silenzi, per i suoi pay-off e per le sue strategie di comunicazione pubblicitaria di successo!

Non lo conoscete?! Dovete subito rimediare!

Avete tutte le vacanze natalizie per recuperare le 7 stagioni di “Mad Man” su Netflix: una serie tv incentrata sulla vita di alcuni pubblicitari in un’agenzia di Madison Avenue a NY negli anni ’60. Dopo la prima puntata, sarete già affascinati!

E scoprirete che alcune strategie di marketing sono assolutamente valide ancora oggi.

Su Mad Man potrei leggere e scrivervi per ore, ma per il momento vi lascio ai vostri preparativi natalizi, augurandovi che ciascuno trovi nella propria professione un Don Draper da ammirare e da cui imparare.

Una volta si andava in edicola per aggiornarsi sulle novità dall’Italia e, se si era un po’ fortunati, anche dal mondo.

Ora che si è persa questa abitudine e siamo travolti da immagini su ogni mezzo di comunicazione, le cover delle riviste sono impegnate in una lotta impari con animazioni e video, per attirare un’attenzione sempre più sfuggevole.

Ma se vi piace soffermarvi sul potere di un’immagine e la sua capacità di comunicare una storia o un concetto importante, alcune cover sono ancora un mezzo di comunicazione straordinariamente efficace.

Coverjunkie, ad esempio, raccoglie le migliori cover di magazine nel mondo e le pubblica sul suo sito web: copertine provocatorie, ironiche, illustrate, tutte attentamente progettate per convincerci che vale la pena fare un salto in edicola ancora una volta!

Per me domenica vuol dire film: che sia cinema o casalingo, soprattutto nei mesi invernali adoro guardare film.

Avete mai fatto caso a come ogni film vi lasci una sensazione visiva, per le atmosfere, la scelta delle luci o della fotografia più o meno vivace?

Il profilo Instagram di Colorpalette esplora scene di film ricavandone la palette dei colori predominanti e io, ogni volta che guardo un nuovo post, mi diverto a riconoscere il film e a ricordami quali impressioni visive ho avuto da quella scena.

Manca poco all’inizio del nuovo anno. Siamo in grado di prevedere cosa succederà nel mondo del graphic design nel 2020?

Ci prova Justcreative, suggerendo i trends visivi che troveremo nel prossimo futuro: tipografia sempre molto presente, uso dei colori in grandienti, illustrazioni tailor-made, layout asimmetrici… Alcuni di questi sono una conferma di quanto abbiamo visto nel 2019, per il resto non ci resta che vederli in azione!

Guarda sul sito quali sono gli altri trends ipotizzati per il 2020!

“Quando si sostiene che qualcosa è originale, nove volte su dieci è perché non si conoscono i dettagli delle fonti.”

È un concetto citato da Austin Kleon nel suo libro “Ruba come un artista“, riportando una frase dello scrittore Jonathan Lethem.

Ma allora, cos’è la creatività? È qualcosa che si autoalimenta? Appare come un’illuminazione?

Credo che ogni professionista abbia il proprio modo di intendere la creatività e il proprio metodo per esprimerla. Ma per sbloccare con leggerezza e ironia le “pagine bianche” davanti a cui ci si trova spesso all’inizio di un nuovo progetto, questo libricino è un ottimo alleato, da tenere sempre a portata di mano.

“Questo libro è per te. Chiunque tu sia, qualunque cosa tu faccia. E ora muoviamoci!”

Una delle cose più difficili e allo stesso tempo affascinanti delle professioni grafiche è la capacità di trasformare grandi quantità di numeri e dati in visualizzazioni comprensibili.

Ho scoperto l’Information Designer Giorgia Lupi grazie a un libro di Data Visualization e seguo con ammirazione il suo lavoro.

Uno degli ultimi lavori che ha realizzato è una collezione di abbigliamento per l’azienda & Other Stories, creando pattern e illustrazioni per i vestiti a partire da dati. Le storie e le fantasie che ne sono nate hanno qualcosa di magico!

Se volete leggere un bell’articolo di approfondimento, Il Post ne parla qui.

Ho una raccolta di font quasi infinita, ma appena mi sono imbattuta in questo font me ne sono subito innamorata.

L’ho archiviato in attesa del progetto giusto per usarlo e quest’anno finalmente ci sono riuscita!

È stato creato dal designer Italiano Valerio Dell’Edera della Hederae Type Foundry, ha un carattere moderno, linee geometriche pulite che uniscono spigoli e curve in modo bilanciato ed è estremamente elegante.

Amo la carta!
A casa sono piena di campionari di carte e mi piace vedere come siano tutte diverse tra loro: il colore, lo spessore, la texture lasciano una sensazione differente al tatto e alla vista.

Ogni progetto grafico è strettamente legato al supporto su cui è veicolato e la scelta della carta fa anch’essa parte di questa progettualità.

Per questo motivo, la cartiera Favini ha creato un bel profilo Pinterest in cui suggerisce gli usi che si possono fare delle diverse carte, illustrando i progetti dei designer che utilizzano diverse tipologie di carta.

Non si può parlare di grafica senza parlare di web.

Da qualche anno ormai mi sono avvicinata alla progettazione di siti web attraverso la piattaforma WordPress, che permette di creare siti funzionali e visivamente molto curati.

E così ho conosciuto il Blog di Kinsta che racconta trucchi e consigli su WordPress.

Ricco di informazioni e utile per trovare soluzioni a tutte le diverse funzionalità che possono servire su un sito.

È un ottimo centro di formazione per chi lavora con WordPress a tutti i livelli, da amatoriale a sviluppatore.

Le riviste sono una mia grande passione, tanto da essere state l’argomento della mia prima tesi di laurea.

Passano gli anni ma non smetto mai di cercare esempi di progettazione editoriale interessanti.

E sicuramente il più interessante di questi ultimi anni è “The Passenger”, edita da Iperborea.

È un mix tra libro, rivista, guida di viaggio, saggio e report d’inchiesta.

I contenuti sono molto interessanti, ma il progetto grafico ed editoriale lo è ancora di più: infografiche, illustrazioni e progetto fotografico ben costruiti e mai banali.

Quest’estate ho potuto apprezzare la qualità visiva e dei contenuti del numero dedicato al Portogallo, ed è stata una lettura fondamentale per prepararmi al viaggio e calarmi al meglio nello spirito del luogo.

Negli ultimi anni ho notato, soprattutto dai paese del Nord Europa, un’attenzione sempre maggiore alla grafica e all’illustrazione nei prodotti per bambini.

Che si tratti di giochi, libri o arredamento i colori, le forme e il design sono studiati ad hoc per i bambini, per coinvolgerli, per aiutarli nella comprensione del mondo e stimolarli, oltre che per far divertire un po’ anche gli adulti. E questo tappeto di H&M Home col gioco intramontabile della campana lo metterei anche in camera mia!

Jakob Engberg, in arte Copenhagen Signs, è un calligrafo e decoratore, un vero e proprio sign painter, che progetta insegne, vetrofanie e murales come se fossero vere e proprie opere d’arte.

La sua manualità, le sue lettere, sono al contempo vintage e modernissime, come lo stesso lavoro che fa: un artigiano del terzo millennio in un’epoca in cui il digitale ha preso il sopravvento.

Guardate il suo profilo Instagram, in cui racconta il making of delle sue scritte: è affascinante vederlo lavorare, ancora con strumenti semplici come un pennello!

“Le Dirimpettaie” sono una serie di ritratti realizzati al volo e pubblicati su Instagram dall’illustratore Francesco Poroli, che adoro.

È un progetto nato per caso durante i viaggi in treno attraverso l’Italia e dai ritratti delle persone che gli siedono di fronte.

La cosa che ammiro di più di questi suoi lavori è come, con pochi tratti puliti, riesca a caratterizzare così tanto una persona, trasformandola quasi un’opera d’arte.

Andate ad ammirare tutte le dirimpettaie illustrate finora!

Vi piacerebbe un tessuto dalla grafica personalizzata? A me sì, tantissimo!

Con “TheColorSoup” è possibile scegliere da catalogo un’infinità di grafiche con cui personalizzare il tessuto desiderato o far stampare una grafica propria sui tessuti.

La stampa digitale permette di ottenere grafiche nitide e colori vivi ed è possibile ordinare anche un solo metro di tessuto sul loro sito https://thecolorsoup.com/.

I poster sono un genere grafico sempre attuale e con il loro grande formato permettono di spaziare con la grafica al meglio.

Spaziare è proprio la parola giusta per questa fantastica serie di poster scaricabili gratuitamente dal sito della NASA: ce ne sono 19 di diversi stili, tutti in download ad alta risoluzione per stampare un bellissimo poster da appendere!

Si tratta di una serie intitolata “Visioni del futuro”, realizzata da un team creativo del Jet Propulsion Laboratory della NASA che ha coinvolto artisti, designer e illustratori, mettendoli a confronto con scienziati e ingegneri. Mondi diversi anni luce (!) che si incontrano grazie alla grafica.

Se siete appassionati di tipografia come me, questo è il calendario 2020 che fa per voi!

Un font per ogni giorno dell’anno, progettato da designer emergenti.

E, da questo anno, presenta un’attenzione particolare verso i sistemi alfabetici non di origine latina e verso le famiglie di caratteri multilingue. Scegliere i font da usare per i prossimi progetti grafici sarà sempre più difficile! E fate ancora in tempo a regalarlo ai vostri amici creativi e grafici per Natale!

Da tradizione oggi si dovrebbe fare l’albero di Natale, ma io ogni anno non riesco a resistere e lo preparo molto prima!

Queste “palle” però sono diventate ormai un must tutto l’anno, per ironizzare sulle piccole bugie quotidiane che usiamo quando ci troviamo in qualche situazione imbarazzante e per non prendersi troppo sul serio.

In più hanno un design accattivante e sono Made in Italy, che non guasta mai!

Sentiti libero di guardare il loro profilo Instagram. Ci aggiorniamo!

Sarà che amo le torte e i dolci, ma trovo questi dessert creati dalla cake artist Maja Vase straordinari!

Maja scrive libri di cucina ed è una food photographer, riesce a creare forme perfette, texture magnifiche e colori definiti: non sembrano dolci reali e invece si mangiano… anche solo con lo sguardo!

Guardate le sue creazioni sul profilo Instagram di Majachocolat, sono una più bella dell’altra.

Vi è mai capitato di scegliere un libro solo per la sua copertina?

A me capita spesso, perché penso che una bella copertina avrà sicuramente un bel contenuto al suo interno.

Questo è il libro di uno dei più grandi designer italiani di Editorial Design, Riccardo Falcinelli, e lo spiega meglio di me:

“Chi l’ha detto che un libro non si giudica dalla copertina? In realtà la veste grafica è una parte importantissima di ogni progetto editoriale: la scelta dei colori, delle illustrazioni, dei caratteri di stampa, la disposizione dei testi all’esterno e all’interno connotano fortemente il libro, possono decretarne il successo o l’insuccesso, e senz’altro contribuiscono a creare la riconoscibilità di un editore.“

“Fare i libri. Dieci anni di grafica in casa editrice” di Riccardo Falcinelli, Minimumx Fax, 2011

Monto carte da parati da quando ero bambina e ho sempre avuto una carta da parati a disegnare le mie stanze.

Per me, una casa senza grafica sui muri è una casa vuota.

Ma se pensate che la carta da parati sia qualcosa vecchio stile, vi sbagliate di grosso!

Le carte di Inkiostro Bianco, ad esempio, sono carte da parati modernissime, che uniscono tagli geometrici a stili floreali, effetti materici a tecnologie d’avanguardia, colori accesi e delicate sfumature: ce n’è per tutti i gusti e io ovviamente vi ho fatto vedere il mio preferito della nuova collezione!

Quando la comunicazione incontra il sociale e ne nasce un progetto bellissimo!

Il Laboratorio Zanzara è una cooperativa sociale non profit di Torino che si occupa da anni di integrazione per persone con disagio mentale, cercando di valorizzarne abilità e attitudini.

Educatori e professionisti della comunicazione visiva, del design e dell’arte riescono a raccogliere tutte le possibilità espressive di queste persone straordinarie, creando un linguaggio unico nel suo genere!

Tra le attività che sono state svolte negli ultimi anni, il Laboratorio Zanzara ha curato la veste grafica del Torino Jazz Festival, per volontà della Città di Torino: un’occasione per dimostrare come una realtà sociale possa essere parte attiva della vita culturale della città, dove la diversità è patrimonio comune e restituisce ricchezza in termini d’integrazione sociale e culturale, per un rinnovato senso di cittadinanza.

Le frasi di questi ragazzi, il loro modo di rappresentarle, sono spiazzanti e dense di significato, meritano un momento di riflessione e una sosta nel bellissimo Laboratorio di Torino, in Via Franco Bonelli, 3 (Zona Quadrilatero Romano).

Avete mai pensato a quante scritte vediamo ogni giorno?

E se vi dicessi che dietro a quelle scritte, esiste qualcuno che ha progettato quel particolare carattere tipografico e ne ha fatto persino una professione?

Ad esempio, Jonathan Hoefler, designer di caratteri tipografici.

Questa puntata della seconda stagione di “Abstract: The Art of Design” su Netflix ci fa scoprire un meraviglioso mondo fatto di lettere!

 

 

 

 

 

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No matter where he goes, Jonathan Hoefler (@hoeflerco) can’t help but notice the array of type designs that pass in front of him every day: on menus and magazine covers; on doors and dashboards; even on clocks and keys. So for Hoefler’s episode of @abstractdesign, the team at Godfrey Dadich Partners (@godfreydadich) collaborated with Hoefler&Co. to put together this animated montage that spells out how many letters and numbers we encounter in our lives, often without realizing it. You can see more of this vibrant sequence by checking out Hoefler’s “Abstract” installment, now streaming on @netflix. #abstractnetflix #abstractseason2 #abstracttheartofdesign #jonathanhoefler

Un post condiviso da Abstract (@abstractdesign) in data: 11 Nov 2019 alle ore 9:24 PST

Che si tratti di un’ispirazione grafica, un consiglio di business, o un’intervista ai protagonisti del mondo grafico, il Blog di Moo fornisce molti spunti visivi e di riflessione.
Anche se è di un blog aziendale, che ovviamente strizza l’occhio ai suoi prodotti, fornisce una visione che va oltre la mera promozione, offrendo uno sguardo alternativo e attento a piccole realtà grafiche interessanti.

Siamo circondati da colori, viviamo in un mondo a colori e abbiamo istintivamente dei colori preferiti.
Ma come facciamo a capire quali colori si addicono a noi, al nostro brand o al nostro prodotto?
E quali strumenti ci aiutano a individuare i colori che vediamo in giro sul web e nelle fotografie per poterli riutilizzare?
È uno dei miei argomenti preferiti e ne parlo in questo articolo.